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| Un forte nubifragio si è abbattuto questa mattina, martedì 22 Novembre 2011, sulla provincia di Messina, in particolar modo nelle cittadine di Milazzo e Barcellona Pozzo di Gotto. Scenari a dir poco apocalittici si sono presentati davanti ai nostri occhi: frane, smottamenti e allagamenti hanno creato un forte stato di allerta in tutto il comprensorio, dove la protezione civile si è già messa all'opera per sopperire alle situazioni di forte disagio. Il torrente Longano, uno dei principali del territorio, è esondato, invadendo tutte le vie barcellonesi e provocando ingenti danni: negozi distrutti, cantinati ed abitazioni a pian terreno invasi dal fango, auto e cassonetti dell'immondizia travolti. Unica nota positiva da registrare è che non ci sono state vittime.
Da segnalare anche il crollo di un ponte, quello che collegava la zona di Calderà con quella di Spinesante, creando gravi isolamenti con le zone limitrofe. Condizione di forte disagio anche nelle frazioni di Migliardo e Gala, dove circa 50 famiglie sono state fatte evacuare, mentre ancora più critiche le condizioni di Castroreale, dove sono stati registrati circa 320 mm di acqua piovana caduti. Una situazione davvero di emergenza che purtroppo ricorda il non lontano 2009, anno in cui Giampilieri fu travolta da un'alluvione analoga, che registrò, però, parecchie vittime. Le vie principali di Barcellona, adesso, sembrano delle vecchie lagune; la piazza Duomo totalmente inondata e infangata; sembra di essere davanti ad una città senza più identità, identità tolta da una natura che mai, da circa dieci anni a questa parte, era statta tanto matrigna.
Il sindaco di Barcellona Pozzo di Gotto, Candeloro Nania, ha richiesto anche l'intervento dei mezzi anfibi e nel tardo pomeriggio di oggi ha emesso un' ordinanza, nella quale il primo cittadino ordina la sospensione delle attività didattiche nelle scuole di ogni grado ed ordine, pubbliche e private, funzionanti nel territorio comunale, per i giorni del 23 e 24 Novembre 2011. Dispone altresì la sospensione di ogni altra attività pubblica e privata, per i medesimi giorni per tutto il territorio comunale, con esclusione dei soli servizi sanitari, di assistenza e di soccorso e dell'attività del comune di Barcellona Pozzo di Gotto e di tutto il suo personale. Viene consentito, invece, l'esercizio delle attività private nelle aree non direttamente colpite dall'evento calamitoso, alla fine di acquisire ogni eventuale possibile supporto e per alleviare il disagio della popolazione.
I cittadini di Barcellona ancora non credono ai loro occhi e non riescono ad accettare di aver perso parte della loro vita in questo disastro. Nella speranza che le condizioni meteo, nelle prossime ore non peggiorino, si auspica un pronto intervento da parte di tutte le auorità, dall'amministrazione comunale e da chiunque abbia a cuore le sorti della città. Il Sud non deve rimanere in silenzio e deve esigere, come per l'alluvione di Genova, tutti gli aiuti da parte dello Stato. Intanto ogni singolo cittadino ha preso in mano la pala ed è sceso in piazza per liberarsi dall'enorme mole di fango che ha invaso tutte le vie. Barcellona avrà un duro compito: quello di rinascere dalle proprie ceneri, o come in questo drammatico caso, dal proprio fango.
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