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| Ilmicroprocessore per personal computer ha compiuto 40 anni. Ieri Intel ha festeggiato il quarantesimo della Cpu: la prima presentata il 15 novembre 1971 era il 4004. Questo chip ha “dato il via alla rivoluzione digitale”, perché ha permesso al cosidetto “elaboratore” di diventare il Pc, il Mac e oggi lo smartphone e il tablet. Sì, perché se le Cpu hanno dapprima guidato la personalizzazione del computer, con la nascita del Pc, oggi stanno permettendo ai dispositivi mobili di soppiantare i sistemi fissi in favore di cellulari, tavolette multimediali e device portatili. Ma, sembra incredibile, dopo 40 anni le Cpu non hanno ancora semsso didiffondersi a macchia d’olio: Tv, set-top-box, frigoriferi, radio digitali, cruscottimultimediali, fotocamere ed elettrodomestici sono l’habitat ideale dove possono esprimere oggi e soprattutto domani un cambiamento radicali nelle abitudini di utilizzo di questi apparecchi. Intel è stata protagonista di questa evoluzione tanto che uno dei fondatori dell’azienda di Santa Clara ha ideato la Legge di Moore: “la densità dei transistor dei semiconduttori raddoppia approssimativamente ogni 2 anni,incrementando le prestazioni e riducendone contemporaneamente i costi”. Costituisce il modello fondamentale che ha decretto l’evoluzione dei processori nel corso degli ultimi quattro decenni. Un dato su tutti: gli attuali processori della serie Core i hanno 350mila volte l’efficienza di calcolo dell’Intel 4004. E consumano 5milavolte di meno. Il prezzo dei transistor è diminuito di circa 50mila volte e la prossima generazione di Cpu sarà costruita con geometria a 22 nm. Non va dimenticata una nota d’orgoglio tricolore: l’invenzione del processore porta la firma di Federico Faggin, un italiano. Fonte
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