Delitto Meredith, assolti Amanda Knox e Raffaele Sollecito

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view post Posted on 3/10/2011, 21:02
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Assolti. Per i giudici della Corte D'Appello non furono Amanda Knox e Raffaele Sollecito a uccidere la studentessa inglese Meredith Kercher nella sua abitazione di Perugia la notte primo novembre del 2007. Amanda è stata condannata a tre anni per calunnia nei confronti di Lumumba, ma ha già scontato la pena ed è libera.


IL PROCESSO SUI MEDIA STRANIERI - LA FOTOSTORIA

I DUE RAGAZZI IN AULA (LE FOTO)
La sentenza arriva dopo quasi otto ore di camera di consiglio, al termine di un'udienza ad alto tasso emotivo, in cui sia Amanda che Raffaele hanno fatto dichiarazioni spontanee. Lo studente di origini pugliesi ha fatto il suo ingresso indossando una camicia scura. «Io ero in una situazione bellissima, quasi idilliaca, sotto certi punti divista; da lì a pochissimi giorni avrei dovuto sostenere la mia tesi di laurea. Durante quel periodo in poco tempo ho conosciuto una ragazza 'bella, solare, vivace"», ha dichiarato. «Volevamo trascorrere una serata tra tenerezza e coccole, niente di più di questo. Non ho mai fatto del male a nessuno, mai nella vita», ha continuato. «L'accusa che mi è stata mossa contro, ho sempre pensato che si sarebbe esaurita, che si sarebbe chiarito tutto nel giro di poco tempo, invece ho dovuto sopportare e andare avanti giorno per giorno. Ho sentito dire che avrei accusato Amanda, questo non è vero, completamente falso».

AMANDA: «NON HO UCCISO NESSUNO»
La studentessa americana, aria molto seria e tirata, è entrata in aula indossando il cappottino nero che aveva sempre nelle ultime udienze e sotto una camicia di seta verde. «Non ho fatto le cose che loro suggeriscono, non ho ucciso, non ho violentato, non ho rubato, non conoscevo Rudy», ha detto la ragazza, visibilmente emozionata. «Con Meredith avevamo un’amicizia, lei si preoccupava per me ed era sempre gentile con me io ho sempre voluto la giustizia per lei non fuggo dalla verità io insisto dopo 4 anni disperati sulla nostra innocenza perché è vera e merita di essere difesa e riconosciuta. Io voglio tornare a casa voglio tornare alla mia vita non voglio essere punita privata del mio futuro per qualcosa che non ho fatto perché io sono innocente. Sono la stessa persona di 4 anni fa», ha continuato.

LA RABBIA DEI PARENTI
«Crediamo nei giudici e rispetteremo il loro verdetto, ma è difficile per noi pensare al perdono», avevano detto i parenti di Meredith in attesa del verdetto. «È difficile mantenere viva la sua memoria. Siamo venuti a ricordare Meredith nella città che amava. Mia sorella è stata dimenticata».

IL DELITTO
Si conclude così almeno in secondo grado una vicenda iniziata quattro anni fa, quando il 1 novembre 2007 Meredith Kercher viene uccisa nella sua stanza da letto della casa di via della Pergola, a Perugia dove viveva da poco più di un mese insieme ad altre tre ragazze. Il cadavere viene trovato il giorno dopo intorno all'ora di pranzo da alcuni abitanti della casa, da Amanda e Raffaele e da due agenti della polizia postale a cui sono stati consegnati due telefoni cellulari di Meredith buttati nel giardino di una casa situata nelle vicinanze.

LE INDAGINI
Il 6 novembre Amanda Knox, Raffaele Sollecito e Patrick Diya Lumumba vengono arrestati per l'omicidio. I poliziotti dicono risolto il caso, i tre imputati si dichiano sempre innocenti. Iniziano le complesse indagini a base di perizie e controperizie che porteranno alla sentenza di questa sera: dal Dna di Meredith trovato sulla lama di un coltello da cucina sequestrato a casa di Raffaele Sollecito a un'impronta di sangue trovata sul cuscino lasciato sotto il cadavere. Il 20 novembre, la svolta: viene rimesso in libertà Patrick Lumumba e catturato Rudy Hermann Guede, il proprietario della mano che aveva lasciato l'impronta sul cuscino adagiato sotto il corpo di Meredith. Guede verrà condannato definitivamente il 16 dicembre 2010 a 16 anni per l'assassinio di Meredith.


LA SENTENZA DI PRIMO GRADO
Su un altro binario prosegue la storia di Amanda e Raffaele. Rinviati a giudizio nell'ottobre 2008, vengono condannati rispettivamente a 26 e 25 anni dal Tribunale di Perugia per l'assassinio di Meredith. Il 24 novembre 2010 inizia il processo d'appello, che a fine giugno riserva un colpo di scena: i periti demoliscono la perizia delle tracce trovate sul coltello e sul gancetto del reggiseno di Meredith e dichiarano che i risultati non possono essere usati contro Raffaele e Amanda. Alla fine la Procura chiede nuovamente l'ergastolo, la difesa l'assoluzione. Questa sera la Corte ha messo il suo sigillo. Assolti.

 
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HackerCode
view post Posted on 4/10/2011, 15:55




Sinceramente io nn sn d'accordo con quanto è stato deciso dalla corte di Perugia.
Non penso che i 2 ragazzi abbiano ucciso Meredith,però penso sappiano qualcosa o cmq siano complici della sua morte,quindi io avrei dato ad entrambi almeno un paio di anni da scontare...
 
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1 replies since 3/10/2011, 21:02   4 views
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