La Cura e la sua Conduzione

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 24/4/2010, 10:10
Avatar


Group:
☆ ADMIN ☆
Posts:
74,822
Location:
Perla Nera

Status:


La nozione di cura implica quella di una sua conduzione: non c’è, o quantomeno, non ci dovrebbe essere cura che non comporti un riferimento esplicito diretto alla conduzione. Tuttavia, ciò non è scontato. Infatti i due termini,cura e conduzione, non sempre si trovano associati.
La pratica psicoanalitica faticosamente cerca di coniugare, in un difficile equilibrio, entrambi i concetti.
L’impredivibilità della cura rinvia all’impredivibilità del soggetto dell’inconscio e quindi alla sua capacità e possibilità di costituirsi come elemento di sorpresa per entrambe le figure nel setting terapeutico o analitico.
Non tutto è già detto e saputo e lo spazio del soggetto non è esaurito. La cura è il dispositivo terapeutico che mettere a contatto con questo sapere che egli possiede e non conosce.
La caduta d’interesse per il trattamento e il suo incamminarsi sul tragitto dell’impredivibilità, rischia spesso di dichiararne la fine prematura, sia per l’effetto di noia che incomincia ad affliggere il paziente sia perché, ed è quello che appare con maggiore evidenza nell’isteria, è lo stesso a rifiutare quella che giustamente gli appare come un’etichettatura scontata e deificante, un “lei è così”.
La cura, dunque. Prosegue e si mantiene non tanto in virtù del malessere che ossessiona l’analizzante, quanto per l’interrogativo che a essa si aggancia e che lo mantiene in una sorta di incertezza produttiva.
L’inconscio irrompe nell’esistenza del singolo individuo sovvertendo il preteso dominio della coscienza, attraverso una parola, un atto o l’eco di una fantasia: improvvisamente, ma non casualmente.
Sia il paziente sia il suo inconscio, dal momento dell’entrata in cura non hanno che un destinatario, cioè l’analista, situeremo l’impredivibilità sul versante che a tutti gli effetti gli è proprio, quello della domanda. Di conseguenza, situeremo la conduzione della cura sul versante opposto quello della risposta.
Imprevedibilità e conduzione, e dunque domanda e risposta, definiscono i due poli essenziali intorno ai quali l’intreccio che presiede alla cura è chiamato a dispiegarsi.
La conduzione comporta obbligatoriamente una direzione: si tratta di una direzione molto particolare, sensibile e in sintonia con l’impredivibilità del soggetto dell’inconscio.
La direzione della cura riassume l’insieme dell’intervento complessivo dell’analista, della condotta da lui tenuta nel corso del trattamento, seduta dopo seduta.
Senza potere, alla fine sarebbe fuori luogo parlare di conduzione e ancora più di direzione.
 
Top
Aliencode
view post Posted on 24/4/2010, 12:45




ottima descrizione lady...naturalmente esaudientre come sempre......
 
Top
1 replies since 24/4/2010, 10:10   46 views
  Share