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| Il colloquio psichiatrico risponde a un criterio medico-scientifico di obiettività. Si tratta innanzitutto di identificare i sintomi del paziente. Il paziente è guidato dallo psichiatra a riferire gli elementi della sua storia e i vissuti relativi al malessere attuale al fine di elaborare una loro classificazione obiettiva. La diagnosi risponde, in effetti, a questa esigenza di classificazione obiettiva come operazione preliminare alla somministrazione di una terapia e all'ipotesi di una prognosi sul decorso della malattia. L'ascolto psichiatrico è in realtà una radiografia. Il sintomo funziona da spia logica che riferisce di una certa malattia. Il sintomo è il sapere specialistico dello psichiatra. I tre elementi sui quali si struttura la diagnosi sono: 1- La riduzione del sintomo a segno; 2- Il riferimento del segno al sapere specialistico dell'operatore, ossia allo sguardo dell'altro; 3- La rivelazione attraverso il sintomo-segno della malattia del soggetto e l'indicazione della terapia più opportuna. Il paradosso che si genera è che la malattia sembra non appartenere al soggetto, ma essere un evento che lo colpisce dall'esterno, o che per ragioni costituzionali, si manifesta come un processo degenerativo interno al soggetto. Al centro della scena non c'è la parola del soggetto ma il soggetto del sapere medico-scientifico. Il rischio che si può correre si trova realizzato a rovescio: lo sdoppiamento tra l'osservatore e l'osservato si realizza come alienazione del soggetto allo sguardo obiettivante dello psichiatra. Ossia al centro non c'è il paziente che sta male, ma la malattia. La clinica psichiatrica è una clinica dello sguardo, come quella medica. Il soggetto vi entra nella posizione di oggetto. La malattia finisce per staccarsi dal soggetto come un'entità autonoma che il soggetto è costretto a subire. La psichiatria descrittiva finisce con il ridursi a una psichiatria dei questionari in cui la parola del soggetto non trova spazio nel campo di un colloquio brutalmente ridotto a una serie organizzata di domande e risposte programmate.
IN QUESTO TIPO DI COLLOQUIO AL CENTRO NON STA IL PAZIENTE MA LA MALATTIA Edited by lady.hacker - 13/4/2010, 11:03
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